Invecchiamento e malattie croniche: l’Europa premia la ricerca di Human Technopole

Lo European Research Council (ERC), una delle più importanti agenzie pubbliche di sostegno della ricerca scientifica in Europa, ha attribuito a Human Technopole un finanziamento di 2,5 milioni di euro per uno studio su come lo stile di vita, la biologia e le esposizioni ambientali indeboliscano il sistema immunitario durante il corso della vita ed espongano al rischio di malattie in età avanzata. Queste nuove conoscenze aiuteranno a sviluppare modelli per prevedere il rischio di malattia a lungo termine.
Come l’invecchiamento influisce sul sistema immunitario, lo indebolisce e apre la strada a malattie, anche gravi? E’ il quesito a cui vuole rispondere il progetto di ricerca proposto da Nicole Soranzo, direttore del Centro di Genomica – programma in Popolazione e genomica medica dello Human Technopole, a cui è stato riconosciuto l’ERC Advanced Grant, uno dei più importanti fondi di ricerca europei che supportano ricercatori affermati, responsabili di progetti di ricerca.
Il finanziamento dell’ERC ammonta a 2,5 milioni di euro e si articolerà su un periodo complessivo di cinque anni. Il progetto, chiamato “lmpact”, approfondirà come lo stile di vita, la biologia e le esposizioni ambientali contribuiscano al deterioramento del funzionamento del sistema immunitario durante il corso della vita umana e, di conseguenza, al rischio di malattia con l’invecchiamento.
Anche se sinora i meccanismi immunitari sono stati studiati in modo estremamente dettagliato dal punto di vista molecolare manca ancora una comprensione completa di come questi fattori possano influenzare malattie croniche e invecchiamento a livello di popolazione.
Grazie a modelli statistici all’avanguardia, intelligenza artificiale e machine learning, i ricercatori analizzeranno cambiamenti nelle cellule del sistema immunitario in migliaia di individui, e le confronteranno con dati biomedici per capire che caratteristiche hanno queste cellule in persone sane, che stanno invecchiando secondo normali processi, e se ci sono, invece, aspetti ricorrenti in chi ha patologie croniche. Obiettivo finale di questa analisi è individuare marcatori dei normali processi di invecchiamento, di diverse malattie e, anche, dell’esposizione a fattori ambientali che possono influenzare lo stato di salute.
Partendo da queste nuove conoscenze si svilupperanno modelli per prevedere il rischio di malattia a lungo termine.
Dichiara Nicole Soranzo, direttore del Centro di Genomica – programma in Popolazione e genomica medica dello Human Technopole: “L’allungamento della durata della vita umana e il sovrapporsi di più malattie nei pazienti per via della loro longevità richiedono nuovi modelli per accelerare la diagnosi precoce, la prognosi e il trattamento delle condizioni croniche. Ipotizziamo che importanti nuove conoscenze sulla natura immunitaria delle malattie che insorgono in età avanzata possano arrivare dall’analisi delle cellule messa in relazione alle informazioni sulle condizioni di salute di pazienti reali. Inoltre, riteniamo di poter individuare tipi di cellule immunitarie e loro condizioni che possano fungere come marcatori per stabilire da quale specifico sottotipo di una patologia il paziente è affetto e stabilire anche, nelle malattie del sistema immunitario, l’impatto che hanno età, la presenza di altre patologie e l’esposizione permanente a rischi ambientali”.
Il direttore di Human Technopole Marino Zerial sottolinea: “L’ERC Advanced Grant attribuito a Nicole Soranzo è un importante riconoscimento alla competenza di una delle ricercatrici più capaci nella genetica medica e al carattere innovativo del progetto, che vuole legare la conoscenza molecolare dettagliata dei processi patologici ai dati biomedici di pazienti reali. Per arrivare a questo risultato la sua ricerca potrà avvalersi di quella multidisciplinarietà, con il coinvolgimento di esperti in diversi campi, tra cui le Piattaforme Nazionali di Human Technopole – dall’analisi omica delle singole cellule, alla biologia computazionale, allo studio dei big data – , e di forti relazioni in network internazionali che sono il tratto tipico del lavoro di Human Technopole”.
I dati analizzati da Impact
Il progetto condurrà analisi su larga scala su campioni e dati disponibili al pubblico, raccolti nell’ambito di due dei più grandi studi internazionali sulla popolazione al mondo, UK Biobank e East London Genes and Health, e svilupperà analisi informatiche e di laboratorio per estendere la caratterizzazione molecolare di questi individui. Questi dataset includono persone di popolazioni diverse con lo scopo di aumentare la rappresentatività negli studi genetici.
Questa crescente disponibilità di dati sanitari su larga scala consente ora di verificare sistematicamente l’impatto di nuovi fattori di rischio e condizioni sottostanti sul rischio di sviluppo e progressione in molte malattie. Questi studi forniscono anche informazioni sugli stati molecolari intermedi che si manifestano nelle cellule nelle fasi di passaggio tra la predisposizione a una malattia e il suo effettivo manifestarsi.
Integrare la conoscenza dettagliata dei processi disregolati dalle malattie con diagnosi di malattie croniche basate su dati biomedici del “mondo reale” rimane una sfida aperta per sfruttare queste conoscenze per diagnosticare, prevenire e curare meglio le malattie.
L’invecchiamento della popolazione italiana e le patologie croniche
Secondo i dati del Rapporto annuale Istat 2025 l’aspettativa di vita in Italia è di 83,4 anni, con un incremento di quasi cinque mesi rispetto all’anno precedente. E’ scesa, tuttavia, la speranza di vita in buona salute, che si attesta a 59,8 anni negli uomini a 56,6 anni per le donne con una perdita di 1,3 anni rispetto all’anno precedente.
Nel 2023, la quota di persone affette da multimorbilità, cioè la compresenza di tre o più patologie croniche, è stata del 23,6% nella popolazione di 15 anni e più. La distribuzione per età ha un andamento crescente soprattutto dopo i 40 anni per le donne e dopo i 45 anni per gli uomini, raggiungendo, tra le persone di 80 anni e oltre, il picco del 67,9% (58,8% tra gli uomini e 73,8% per le donne).