The EU and Belgian Life Science Innovation Ecosystems, Brussels & Leuven | 4-5 Nov ’24
Il Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico di Human Technopole (CITT) ha organizzato il 4 e 5 novembre 2024 uno study tour in Belgio guidato da Fabio Terragni, membro del Management Committee di Human Technopole delegato per il Trasferimento Tecnologico.
L’evento ha riunito professionisti di istituti di ricerca italiani nel settore delle scienze della vita, università e IRCCS con l’obiettivo di conoscere più da vicino le dinamiche degli ecosistemi di innovazione europei e promuovere la collaborazione internazionale.
Sullo Study Tour
La delegazione italiana, composta da responsabili di business development, technology transfer, knowledge transfer e da altri esperti di scienze della vita, innovazione e R&S, ha raggiunto Bruxelles per un workshop di grande valore, volto a comprendere come l’Unione Europea elabora politiche, programmi e strumenti per sostenere e finanziare la ricerca e l’innovazione. Un altro obiettivo del tour è stato quello di conoscere il solido ecosistema dell’innovazione belga, che si colloca tra i primi 10 in Europa per occupazione, produzione e R&S nel settore farmaceutico.
Il programma in sintesi
Giorno 1
La delegazione ha visitato il Biopark Charleroi Brussels South e partecipato a un workshop sull’ecosistema dell’innovazione della regione wallona, con interventi a cura di Mehdy Oozeer, Life Sciences Specialist presso AWEX; Dominique Demonté, CEO del Biopark; Amel Tounsi, CEO di Bridge2Health ed esperta di terapia cellulare.
La visita ha permesso alla delegazione di conoscere il più recente progetto di regione Wallonia volto ad agevolare i partenariati per l’innovazione tecnologica negli ATMP (terapie avanzate). Con un budget di 81 milioni di euro in tre anni e 26 partner guidati da BioWin (cluster in ambito healthcare), tale partnership mira a creare nuove collaborazioni tra gli attori accademici, il mondo della ricerca e le aziende.
Giorno 2
Nella prestigiosa sede della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europa si è tenuto un workshop con esperti delle istituzioni europee, che ha fornito una panoramica degli strumenti e delle strategie dell’UE per la ricerca e l’innovazione.
S.E. l’Ambasciatore, Stefano Verrecchia, Rappresentante Permanente Aggiunto, ha portato i saluti alla delegazione e ha sottolineato il valore della ricerca italiana e la necessità di dare impulso all’innovazione e alla ricerca in Europa.
Il nostro direttore, prof. Marino Zerial, ha raccontato l’importanza della missione di HT al servizio della comunità italiana attraverso la ricerca d’avanguardia sulla biologia e sulla salute umana, la creazione e la gestione di infrastrutture di ricerca condivise per la comunità scientifica nazionale, la formazione scientifica d’eccellenza e il trasferimento tecnologico.
Tra i relatori del workshop:
- Michele Guerrini, Ricerca e innovazione, Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE;
- Marco Grancagnolo, Advisor to Director for Prosperity, DG Research and Innovation, Commissione europea;
- Massimo Gaudina, Senior Policy Coordinator, Innovation Policies, DG Research and Innovation, Commissione europea
- Anna Sibilla, Project Advisor presso European Innovation Council e SME Executive Agency;
- Francesco Matteucci, Senior Advisor on Innovation presso Fondazione Bruno Kessler ed ex EIC Programme Manager on Advanced Materials and Environmental Sustainability;
- Chiara Maiorino, Ecosystem Lead for Italy, EIT Health;
- Giulio Pompilio, Rappresentante italiano IHI, Direttore Scientifico IRCCS Cardiologico Monzino e Coordinatore Scientifico network PerfeTTO;
Salvatore Amico Roxas, Policy Officer – Access to finance presso la DG for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs, European Innovation Fund.
Il tour si è concluso con una visita a KU Leuven R&D (LRD), dove la delegazione è stata accolta da Paul Van Dun, General Manager di LRD, una delle unità di trasferimento tecnologico più antiche e di maggior successo d’Europa. LRD supporta i ricercatori dell’università di KU Leuven nel mettere i risultati delle loro ricerche al servizio della società, dell’economia e dell’ambiente. I suoi 50 anni di impatto dimostrano l’importanza della valorizzazione della ricerca come ponte tra scienza e società e come strumento di sostenibilità per l’academia. Nel 2022, il fatturato di KU Leuven derivante dalle attività di trasferimento tecnologico ha raggiunto i 320 milioni di euro, sostenendo l’occupazione di un terzo del numero totale di dipendenti dell’ateneo.
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